Differenza tra bit e Byte, la lingua dell’informatica

Differenza tra bit e Byte

In TV, nei social e sui giornali siamo bombardati dalle promozioni delle varie compagnie telefoniche che ci propinano costantemente valori e sigle che se non letti nella maniera corretta possono forviare il consumatore finale.

100 gigabit, 100 gigabyte o ancora 100 GigaBit o 100 GigaByte, ma qual è la differenza, come si scrivono correttamente questi dati e cosa vogliono dire?

Scopriamolo.

Per sapere bene cos’è il Gigabit e cos’è il GigaByte dobbiamo partire dal principio: 

Cos’è il bit? 

Il bit, acronimo di binary digit, è una cifra binaria ossia uno dei due valori 0 o 1 del sistema numerico binario; la sigla bit si scrive sempre minuscola.

Cos’è il Byte?

Il Byte è una serie o sequenza di 8 bit.

Il Byte si scrive sempre con la “B” maiuscola.

I multipli più famosi di bit e Byte

Adesso che abbiamo un’idea più precisa su questi due valori fondamentali dell’informatica, cerchiamo di avvicinarci ai multipli più famosi e di cui sentiamo sempre parlare.

Da sottolineare come i multipli del bit vengano utilizzati per indicare la velocità di trasmissione dei dati in informatica (bit/s o bit al secondo) mentre i Byte sono utilizzati come unità di grandezza di file e capacità di archiviazione o memoria (Ad esempio 1 GB di spazio disco o 1 GigaByte di memoria RAM).

Cos’è il kilobit e come si scrive? 

Il chilobit indica mille bit e si scrive tutta minuscolo. La sua abbreviazione è kbit o kb scritto sempre minuscolo.

Cos’è il chiloByte e come si scrive?

Il chiloByte indica mille Byte e si scrive con la “c” minuscola e la “B” maiuscola. Abbreviato si usa invece la k di “kilo”, così: kB.

Chilobit su Internet

Il chilobit su internet veniva per esempio utilizzato per indicare le vecchie velocità dei modem per la connessione ad Internet. Sigle come 56 kbit/s o 56 kbps venivano utilizzati fino ad una ventina di anni fa proprio per indicare la velocità di trasmissione dei dati dei vecchi modem.

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chiloByte in informatica

Il chiloByte viene usato anche oggi in informatica per indicare dimensioni abbastanza piccole di file come ad esempio le immagini sul web. L’abbreviazione che di solito si usa è kB ma a volte viene erroneamente indicato con il simbolo KB.

Cos’è il Megabit e come si scrive?

Il Megabit rappresenta un milione di bit e si scrive con la “M” maiuscola mentre la “b” di bit minuscola. Abbreviato si scrive Mbit o Mb.

Cos’è il MegaByte e come si scrive?

Il MegaByte è un multiplo del Byte, si scrive con la “M” e “B” maiuscole e rappresenta un milione di Byte. Abbreviato si scrive MB.

Megabit su Internet

Quanto spesso sentiamo in tv e nei vari media parlare di Megabit? Molto e troppo spesso anche le stesse aziende lo scrivono in modo errato e con significati anche ambigui. 

I dati su Internet o meglio, la velocità di trasmissione dei dati nelle telecomunicazioni si misura in bit al secondo abbreviato in bps (bit per secondo) o bit/s.

MegaByte in informatica

L’unità di misura dei MegaByte viene usata in informatica per indicare la quantità dei dati. Unità che viene utilizzata per quantificare la grandezza di un file e fino ad alcuni anni fa si utilizzava per la capienza di hard disk, chiavette USB e altri dispositivi di archiviazione di massa, sostituito per questione di grandezza dal GigaByte (vedi più in basso).

Cos’è il Gigabit e come si scrive?

Il Gigabit è un altro multiplo del bit, il Giga significa un miliardo, quindi un miliardo di bit. Anche in questo caso si scrive con la “G” maiuscola e il resto minuscolo.

Cos’è il GigaByte e come si scrive?

Il GigaByte è un altro multiplo del Byte, e la radice iniziale Giga significa un miliardo di Byte. La regola di scrittura è sempre la stessa: “G” di Giga maiuscola e “B” di Byte maiuscola. GigaByte.

Gigabit su Internet

La parola Gigabit si legge sempre più spesso sia su Internet che nei media tradizionali. Spesso però si fa confusione perché si parla solo di “Giga”, senza specificare se siano Bit o Byte. La differenza è ovviamente molto grossa perché nel primo caso parliamo di dati attraverso la rete, nel secondo invece parliamo di capacità di archiviazione o di GigaByte mensili per la navigazione da cellulare.

In questo caso è doveroso fare degli esempi: 

  • se parliamo di 2 GigaByte di dati di navigazione mensili, significa che possiamo navigare per questo valore. Calcolate che guardare un video su YouTube può prendere anche 500 MegaByte quindi un quarto della capacità totale di navigazione mensile;
  • se parliamo di 1 Gigabit come velocità di trasmissione dati (come le pubblicità molto spesso) significa che possiamo scaricare dati fino a 125 MegaByte al secondo o MB/s.

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GigaByte in informatica

GigaByte viene utilizzato per indicare la capacità di archiviazione dei dispositivi come Hard Disk, Chiavette USB e altri dispositivi di archiviazione di massa più moderni. Ovviamente ci sono anche file grandi più GigaByte e di solito si parla di file video.

Cos’è il Terabit?

Altro multiplo del bit è il Terabit, che corrisponde a mille (1000) miliardi di bit o bilione di bit. Anche in questo caso si scrive con la “T” maiuscola e il resto minuscolo.

Cos’è il TeraByte?

Il TeraByte, altro multiplo del Byte, contiene mille miliardi di Byte o bilione di Byte. TeraByte si scrive di solito con la “T” e la “B” maiuscole.

Terabit su Internet

Parlando sempre in modo semplice, su Internet è ancora difficile trovare questo valore, anche se ci stiamo per arrivare. La trasmissione dei dati in informatica con valore di Terabit al secondo ancora non viene utilizzata molto, però probabilmente in un futuro non troppo lontano ne sentiremo parlare.

TeraByte in informatica

Sicuramente avrete sentito parlare invece del TeraByte soprattutto quando parliamo di capacità di archiviazione. Ormai gli hard disk per PC utilizzano capacità nell’ordine di 1 o 2 TB spazio o più, ossia rispettivamente di 1024 o 2048 GigaByte o GB.

Conclusioni

Come avete potuto vedere la differenza tra bit e Byte è veramente molto grossa e bisogna stare attenti alle campagne pubblicitarie che a volte fanno molta confusione nella nostra testa. 

Se volete andare più nel concreto per capire ad esempio a quanto corrisponde un Megabit al secondo in termine di trasmissione dati, potete utilizzare il mio convertitore da Megabit a MegaByte al secondo.

Cosa sono i plugin di WordPress e come si installano?

Cosa sono i plugin WordPress e come si installano

Parlando di WordPress è ovviamente indispensabile parlare anche del mondo dei plugin, ossia quei piccoli programmini che si possono installare al suo interno.

Ma cos’è veramente un plugin per WordPress e come si installa un plugin per WordPress?

In questo articolo cerco di darvi le risposte a queste due domande.

Cos’è un plugin WordPress?

I plugin WordPress sono dei piccoli programmi realizzati in PHP, noto linguaggio di programmazione.

Come si installa un plugin WordPress?

Esistono due modi per installare un plugin su WordPress. A seguire vi spiego entrambe le modalità.

Installare un plugin WordPress dal backend

La modalità più semplice e che non richiede molte competenze è quella direttamente dal backend di WordPress

Dal menu “plugin” e “aggiungi nuovo”, come è facile intuire, si accede direttamente al repository ufficiale dei plugin di WordPress:

WordPress: Menu Plugin

WordPress: Menu Plugin

Da qui possiamo cercare il plugin che vogliamo installare grazie alla lista che WordPress stesso ci propone.

Scelta Plugin WordPress

Scelta Plugin WordPress

Qui possiamo praticamente fare 3 cose:

  1. cercare tra i plugin segnalati, più popolari, raccomandati o preferiti;
  2. cercare per parola chiave;
  3. una volta scelto il plugin possiamo installarlo direttamente.

Semplice no?

Installare un plugin WordPress da FTP

Adesso arriviamo alla modalità forse più complessa, quella per cui avremo bisogno di un programma gratuito per accedere via FTP al nostro spazio web: Filezilla

Una volta collegati via FTP al nostro spazio web, dobbiamo caricare il plugin dentro alla directory/cartella httpdocs/wp-content/plugins/.

A seguire uno screen di FileZilla:

FileZilla: Caricamento Plugin

FileZilla: Caricamento Plugin

Una volta fatto dovremo tornare nel backend di WordPress, nella lista dei plugin. Ci accorgeremo che il plugin è stato installato: 

Plugin Installati WordPress

Plugin Installati WordPress

Ci basterà a questo punto soltanto attivarlo cliccando sulla scritta “attiva”.

Conclusioni

Il mondo dei plugin è molto vasto e complesso, ci sono plugin molto famosi e indispensabili mentre ce ne sono alcuni da non prendere proprio in considerazione. 

Nell’articolo quanti plugin usare su WordPress vi do un’idea del numero ideale dei plugin da installare in un progetto.

Oltre a questa considerazione c’è sempre da controllare almeno 3 cose: 

  1. se il plugin che vogliamo installare è aggiornato e supportato magari da una community;
  2. se è compatibile con la nostra versione di WordPress (ricordo che WordPress dovrebbe essere sempre tenuto aggiornato);
  3. da quanti siti web viene utilizzato: un ottimo dato che ci consente di capire se il plugin è affidabile o meno.

Infine ricordatevi sempre di testare che tutto funzioni a dovere una volta installato, che non vi siano incompatibilità tra il plugin che volete utilizzare ed un altro che avete già magari installato e attivo nel vostro sito web.

Come creare un redirect su WordPress

Come creare un redirect su WordPress

Quando gestiamo un sito WordPress può capitare di dover inserire un redirect perché dobbiamo reindirizzare una pagina che non esiste più ad un’altra. Ma come possiamo inserire un redirect su WordPress in modo semplice senza l’uso di plugin?

Ve lo svelo qui sotto.

Redirect con il file .htaccess

WordPress normalmente lavora su server Linux, più precisamente nei server Apache.

Questi server utilizzano un file di configurazione chiamato .htaccess che serve a definire ad esempio la tipologia delle URL che il vostro sito deve utilizzare.

Nei sistemi Unix e simili (Apple), come Linux appunto, i file con il . (punto) davanti al nome sono dei file nascosti.

Attenzione però: il file .htaccess non è da modificare “così tanto per”. Bisogna essere consapevoli che qualunque errore di sintassi (anche uno spazio errato) all’interno di questo file può portare al malfunzionamento del sito o addirittura alla sua totale inacessibilità.

Vi suggerisco in questo caso di farvi sempre una copia di backup del file in modo tale da fare le modifiche in tutta sicurezza. Nel caso ci sia un errore potete sempre ricaricare il file tramite il servizio FTP.

Tornando a noi comunque, in questo file è possibile inserire i famosi redirect. Ma come?

Semplicemente inserendo la stringa: 

Dove appunto con “Redirect” specifichiamo la funzione, il 301 è il tipo di reindirizzamento nel caso parlassimo di redirect definitivi della risorsa, la pagina vecchia da reindirizzare e infine il nuovo indirizzo della pagina.

A seguire un altro esempio con l’ultima stringa scritta per esteso:

Altro esempio: 

In questi tre casi mostro la diversa sintassi che però non cambia il nostro risultato.

Se dovete inserire più redirect, l’ideale è inserire le varie stringhe all’inizio del file .htaccess in quanto questo file viene letto dal web server dall’alto verso il basso.

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Redirect con il plugin Yoast SEO

Yoast SEO mi piace sempre definirlo un valido alleato e infatti l’ho inserito nella mia personale lista dei plugin gratuiti indispensabili

Questo plugin oltre alle funzioni canoniche che ormai tutti conosciamo, consente anche di mettere mano al file .htaccess. Dove? Ecco un’immagine di esempio:

Yoast Seo Strumenti Modifica File

Yoast Seo Strumenti Modifica File

Attenzione però in questo caso bisogna essere consapevoli assolutamente di quello che si fa e tengo a precisare che quello qui sopra è solo un esempio. 

Il plugin di Yoast SEO non consente di tornare indietro se facciamo errori di sintassi all’interno del file .htaccess ed ogni modifica errata salvata comprometterà il sito web. Se questo vi dovesse capitare dovrete necessariamente usare il servizio FTP per risolvere ogni problema.

Chiaramente non mi prendo responsabilità se, seguendo questa piccola guida, vi ritroverete ad avere un sito non funzionante, per qualunque problema potete sempre contattarmi.

Conclusioni

Come avete visto è assolutamente possibile inserire un redirect su WordPress senza usare plugin.

Utilizzare infatti un plugin per creare dei redirect è un’attività che mi sento di sconsigliare per almeno due motivi collegati tra loro:

  1. Meno plugin usiamo, meglio è, come ho voluto sottolineare in questo articolo dove parlo di quanti plugin usare su WordPress;
  2. usando un plugin in più solo per fare i redirect apriamo il sito ad ulteriori minacce.

La cosa a cui bisogna stare più attenti è la sintassi della stringa di testo che utilizziamo per fare i redirect ma una volta preso mano non avremo più problemi.